Qualsiasi impresa funebre, al momento di prendere la decisione di acquistare un nuovo autofunebre, si troverà nella situazione di scegliere tra un autotelaio a passo corto, passo medio o passo lungo. In pratica, queste sono dimensioni tecniche che riguardano le future caratteristiche e dotazioni dell’autofunebre che verrà realizzato su misura per l’azienda di pompe funebri.
In termini semplici, la distanza interasse fa riferimento alla distanza tra le due ruote (dal centro della ruota anteriore al centro della ruota posteriore), come si può vedere nelle tre immagini presentate in questo articolo.
Innanzitutto, per affrontare questo argomento, dobbiamo definire cosa intendiamo per passo corto, medio e lungo.
Il passo, o meglio la distanza interasse, indica la lunghezza tra l’asse della ruota anteriore e quello della ruota posteriore sullo stesso lato. Per la costruzione di un mezzo speciale come un autofunebre questo è un valore di fondamentale importanza perché la sua lunghezza avrà un impatto significativo sia sulla manovrabilità e stabilità del carro funebre che verrà realizzato sul telaio prescelto sia sulla possibilità di essere omologato con più posti in cabina (2, 4 o 5 posti). Questi corrisponderanno ai dati di omologazione e livello di dotazioni a seconda delle normative vigenti per l’immatricolazione e l’omologazione di vetture speciali nel paese di destinazione.
1. Carro funebre passo corto
Il carro funebre passo corto è realizzato sul normale telaio di un veicolo Mercedes Benz VF 3400 che ha un passo di 3400 mm. L’auto viene consegnata direttamente dalla fabbrica così come viene presentata nell’immagine, dunque non equipaggiata. È il tipo di autotelaio che generalmente viene scelto dalle imprese funebri che operano in paesi o città con strade strette e molte curve, solitamente situate in zone collinari o montuose e con cimiteri che presentano poco spazio di manovra sul viale principale. È il tipo di carro funebre preferito dalle piccole aziende che desiderano contenere i costi per l’acquisto di un mezzo speciale.
Su questo tipo di telaio si può costruire un carro funebre che viene penalizzato dalla mancanza di spazio in cabina e da una lunghezza ridotta del vano feretro, ma con un costo di acquisto inferiore, che fa risparmiare all’acquirente un importo notevole.
In cabina si possono avere solo due posti omologati (guidatore e passeggero) e nella parte posteriore dei sedili non c’è lo spazio per riporre la valigetta per la chiusura e la saldatura, il carello o altre attrezzature indispensabile per svolgere la cerimonia funebre. Di solito, a causa del peso che si aggiunge durante la trasformazione del telaio in carro funebre, sia i freni posteriori che gli ammortizzatori vengono modificati in modo da sostenere la differenza di peso durante il servizio e per essere omologati rispettando tutte le norme di sicurezza vigenti.
2. Carro funebre passo medio
Prendiamo come immagine di riferimento un telaio Mercedes Benz di un modello W212 o W213 realizzato su VF 3700, detto anche telaio passo medio.
La tipologia e le caratteristiche tecniche permettono di realizzare un carro funebre che presenta uno spazio maggiore sia nella cabina di guida sia all’interno del vano feretro rispetto all’autofunebre realizzato su un passo corto.
Questo modello può avere l’opzione di trazione 4×4 utile nelle zone di montagna dove è presente la neve nei mesi invernali. Su questo telaio, dietro ai sedili della cabina, si può realizzare una panchina studiata per consentire di portare e avere sempre a portata di mano la valigetta di chiusura o altri attrezzi necessari per lo svolgimento del servizio. Questo tipo di telaio non consente la realizzazione di una vettura con cinque posti omologati in cabina.
3. Carro funebre passo lungo
Il carro funebre Mercedes Benz VF 4000 realizzato su entrambi i modelli W212 e W213 presenta il telaio chiamato passo lungo e in questo caso possiamo dire che le dimensioni contano! Il telaio di base è molto più robusto e il passo ampio consente di realizzare un carro funebre con cinque posti omologati in cabina e una lunghezza maggiore nella parte del vano feretro. La parete divisoria tra la cabina e il lato della porta del vano feretro può essere realizzata con materiali resistenti, di un certo spessore, senza ridurre lo spazio in cabina.
La VF 4000, nasce con un telaio più robusto garantendo i parametri necessari a influenzare direttamente la distribuzione della massa totale dell’autofunebre sul telaio, garantendo più equilibrio e sicurezza su strada indipendentemente dalle condizioni ambientali. I modelli dei nuovi autofunebri realizzati sul VF 4000 sono costruiti con tecnologie industriali che ne hanno notevolmente aumentato il tasso di affidabilità, garantendo robustezza e sicurezza nel loro funzionamento a lungo termine. In pratica, per un progettista non c’è limite alla fantasia nel lavorare su questo modello di telaio.
Questi tipi di telai sono realizzati e omologati in modo che la garanzia ufficiale del produttore (Mercedes Benz) sia preservata anche dopo la trasformazione.
Indipendentemente dal tipo di carro funebre che un’azienda di servizi funebri desidera, ci sono diverse caratteristiche predominanti che competono nella scelta.
Dal nostro punto di vista, le caratteristiche che ci aiutano a decidere sono due:
* La prima caratteristica è che il carro funebre deve rappresentare da un lato l’azienda dal punto di vista dell’immagine che vuole promuovere nei confronti del pubblico che entra in contatto con le onoranze funebri, dall’altro l’immagine cosiddetta immagine latente o indiretta, che viene inviata alle persone che partecipano alle cerimonie funebri organizzate dall’azienda.
* Il secondo criterio di scelta di un carro funebre sono le esigenze dominanti: la dimensione delle strade, l’agglomerato, la zona collinare o montana dove prevale la neve, nonché il modo di organizzare i cimiteri nell’area in cui viene eseguita la maggior parte dei servizi dell’azienda che ordina l’auto.
È chiaro che molto spesso capita che un autofunebre venga acquistato tenendo conto solo dell’immagine necessaria a superare la concorrenza nella zona in cui opera l’azienda.
E quando si parla d’investimento nell’immagine, tutto ha il suo prezzo.
Grazie per aver dedicato del tempo alla lettura di questo articolo
