La Mercedes Benz W211 Quattroporte nasce dalla collaborazione tra l’azienda tedesca BINZ di Lorch e la PILATO S.p.a. di Nervesa della Battaglia. L’idea di partenza era semplice: creare un telaio extra lungo con passo 3900 mm con una normale cabina per 5 passeggieri senza alcun taglio in termini di comfort e con la cabina omologata per l’autofunebre.
L’azienda italiana Pilato riprende questo concetto, reinterpretandolo con raffinati dettagli estetici in stile italiano, senza però perdere le caratteristiche nordeuropee, soprattutto nel portellone posteriore.
Questo carro funebre è un mix senza tempo che ha riscosso molto successo nel periodo 2003-2006. Era chiaro fin dall’inizio che un progetto di tale qualità e portata avrebbe avuto voce in capitolo anche negli anni successivi, con il suo ingresso nel mercato degli autofunebri usati. L’unico problema era la reperibilità, vista la rarità degli esemplari.
Nel vano funebre, l’azienda di Nervesa della Battaglia ha voluto rappresentare un’ulteriore evoluzione verso soluzioni sempre più ricche e innovative, mantenendo lo stile audace proposto nelle linee esterne della carrozzeria.
L’idea era sicuramente quella di andare oltre la vecchia barriera del design tradizionale, basato esclusivamente sull’utilizzo dell’acciaio, semplificando il più possibile le forme senza impoverirle, mettendo invece in risalto le parti tecniche e funzionali del vanno feretro.
Pilato non ha trascurato il ruolo fondamentale svolto dalla luce naturale che illumina lo spazio interno. L’obiettivo era quello di dare al nuovo modello un’impronta elegante, con una personalità forte. Gli allestimenti interni sono ricchi di dettagli curati, realizzati a mano, che danno vita ad un insieme armonioso.
PILATO è riuscita ancora una volta ad offrire un’ampia gamma di proposte stilistiche, realizzate con passione artigianale e accurata selezione dei materiali utilizzati, con linee essenziali, altamente funzionali e finiture di alto pregio dove l’eleganza della forma si coniuga sapientemente con la modernità della meccanica.
Non è solo lo stile del carro funebre a cambiare, ma l’intelligenza del design e la coerente funzionalità del vano porta feretro. Se in passato ci si concentrava principalmente sull’aspetto pratico, ora, con questo nuovo modo di progettare l’interno del vano feretro, l’attenzione è rivolta ai dettagli e alla qualità del servizio.
Il periodo della creazione di questo autofunebre era quello in cui tutte le aziende produttrici, sia in Italia che in Germania, iniziarono ad utilizzare la vetroresina per la costruzione della scocca. In altre parole, con le nuove tecnologie della lavorazione della vetroresina ogni modello di autofunebre aveva la possibilità di essere realizzato con qualsiasi forma e design.
Il telaio lungo BINZ ha permesso di sviluppare un design personalizzato in un ambiente tecnologico entusiasmante. In pratica, la carrozzeria offriva molte possibilità di personalizzazione, tutte sviluppate dalla società italiana Pilato S.p.a. di Treviso.
